“ In Ucraina scorrono fiumi di sangue e lacrime: non è solo un’operazione militare ma una guerra che semina morte e miseria. Le vittime sono sempre più numerose come le persone in fuga, specialmente mamme e bambini. Cresce di ora in ora la necessità di aiuti umanitari e rivolgo il mio accorato appello affinché vengano aperti corridoi umanitari”. Lo ha detto papa Francesco dopo l’Angelus. “Si fermi la guerra – ha ammonito – e si torni a rispettare il diritto internazionale. La guerra è una follia! La Santa Sede è disposta a fare di tutto per la pace! “
Sono le parole pronunciate con forza da Papa Francesco dinanzi a una piazza San Pietro gremita di fedeli che, in comunione col Santo Padre, hanno sventolato bandiere con la scritta “pace” e “no alla guerra”. Corale è stata anche l’adesione all’invito che la Presidenza della Cei ha fatto a tutte Chiese che sono in Italia a unirsi in preghiera per la pace aderendo alla Giornata di digiuno indetta da Papa Francesco per il 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri per la conversione dei cuori e per invocare il dono della pace.
In questo momento c’è soprattutto bisogno di unità, di sostegno e solidarietà. Caritas in Ucraina, grazie anche al sostegno della rete internazionale, è sempre rimasta accanto alla popolazione e ora sta moltiplicando gli sforzi per poter raggiungere quante più persone possibili, vittime di questo terribile conflitto, prodigandosi per far fronte alla grave emergenza in cui si trova attualmente la popolazione. Anche Caritas Italiana ha avviato una raccolta fondi, mettendo subito a disposizione un primo contributo di 100.000 euro per i bisogni immediati, ed insieme a tutta la rete delle Caritas diocesane, è accanto alla Caritas Ucraina con costante attenzione ai bisogni della popolazione. È inoltre a supporto delle Caritas dei paesi confinanti, per aiutarle nell’accoglienza delle persone in fuga dalla guerra.
Per ulteriori informazioni si prega di consultare il sito ufficiale della Caritas Italiana.