SUL SITO DEI VESCOVI ITALIANI,
LE RIFLESSIONI SUL MESE DI MAGGIO
“MARIA, MAESTRA E MODELLO DI FEDE”
DEL DOMENICANO, PADRE GIOVANNI CALCARA
Come richiamato da Papa Francesco con la sua Lettera del 25 aprile, il mese di Maggio fa parte integrante, non solo dei ricordi della nostra infanzia, dell’esperienza di fede dei credenti e non solo. Maria è invocata in ogni istante della nostra vita, perché le gioie e le prove siano vissute come momento di verifica e di crescita, potendo confidare nella potente intercessione della Madre di Gesù. E particolarmente, mai come in questo momento, le nostre labbra e i nostri cuori hanno invocato, supplicato, confidato in Colei a cui il suo Figlio “non gli può negare niente”.
E la preghiera del Rosario, frutto della santità e dell’apostolato di San Domenico e del suo Ordine, rappresenta come la colonna sonora con i suoi ritmi incessanti delle Ave Maria e del Padre Nostro. Viene riproposta ora, da Papa Francesco, nel suo valore evangelico, ecclesiale e spirituale come vera “scuola e sintesi del Vangelo” per meditare a livello personale, comunitario ed ecclesiale la Parola di Dio. E in considerazione dei milioni di persone che seguono la recita de “Il Rosario per l’Italia” su TV2000, come la Celebrazione Eucaristica che ogni giorno il pare celebra a Santa Marta stanno a dimostrare che senza una “dimensione spirituale” a cui potere attingere, l’uomo non vive.
A tale proposito anche il sito, da poco istituito dai Vescovi Italiani (Conferenza Episcopale Italiana) CHI CI SEPARERA’? nella sezione: “un Sussidio per riflettere e pregare” (scaricabile gratuitamente), viene offerta ogni giorno una breve riflessione, come un vero itinerario di fede per “nutrire” la nostra giornata e la nostra preghiera come un vero itinerario per dare un senso pieno alla nostra devozione mariana che, prima di tutto deve essere “conoscenza amorosa” della Parola di Dio per vivere la nostra identità e vocazione nella Chiesa e nella Società.
Per padre Giovanni, un importante riconoscimento per la sua attività di predicatore e per la capacità di esprimere in un linguaggio semplice e comprensivo, ma profondo, i contenuti della fede; come anche il saper coniugare Parola e vita, fede e impegno sociale per non fare scadere nel devozionismo e nella retorica, non rendendo l’espressione della nostra testimonianza di fede cristiana.
Sulla copertina del sussidio un’immagine molto cara alla comunità di Caccamo, il frate domenicano ha infatti scelto l’effige della Madonna d’Itria (vedi immagine in alto), attribuita al pittore palermitano Antonio Manno, sita nella Chiesa Santa Maria degli Angeli (San Domenico), in segno di ricordo verso la sua cittadina natale e anche per valorizzare il patrimonio artistico caccamese.
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